Thursday, 7 October 2010

The Labyrinth of Porsenna, Chiusi Chianciano, opened all year

The Labyrinth of Porsenna

Underground passages for water supply

Between the 7th and 5th centuries BC, Chiusi was one of the most important towns in the Etruscan Dodecapolis (“league of twelve cities”). In his Naturalis Historia, Pliny the Elder tells that the legendary Etruscan king Porsenna was buried in a majestic tomb inside an unfathomable labyrinth; and according to a medieval legend, the sarcophagus was guarded inside a golden chariot pulled by 12 golden horses, watched over by a hen and 5,000 chicks, also made of gold. For centuries, tradition had it that Porsenna’s burial place was the network of galleries that unwind beneath Chiusi. In reality, these are an Etruscan aqueduct, consisting of passageways of different sizes (around 1 meter wide and 2-5 meters high), laid out on different levels, where the water, after filtering through the rocks, was collected in large basins and drawn from wells.
The route starts from the Museo della Cattedrale (Cathedral museum) in Piazza Duomo, and finishes up in a large round Etruscan-Roman reservoir from the 1st century BC with a double barrel vault held up by a central column. The structure is made from dry stone walls of blocks of travertine which are covered in cocciopesto, a mixture of pottery fragments held together by lime, ensuring they were perfectly watertight. From the tank you go up a small spiral staircase to the base of the defensive tower built in the 12th century which was transformed into a bell tower when a bell was added at the end of the 1500s. From the top of the tower you can enjoy a splendid view: the picturesque roofs of the historical center of the town, the medieval fortress, the “Beccati questo” (Take This!) and “Beccati quello” (Take That!) towers whose names derive from the implacable rivalry between the people of Siena and Perugia; and also the lakes of Chiusi, Montepulciano and Trasimeno, the Amiata and Cetona mountains, Città della Pieve, Cortona and Orvieto.

Opening times
From 1st June to 15th October: 10.00am-12.45pm and 4.00pm-6.00pm.
From 16th October to 31st May: 10.00am-12.45pm (working days); 10.00am-12.45pm and 3.30pm-6.00pm (Sundays and public holidays). Group visits can be booked outside opening hours.

Ticket prices
Full price: Euro 3.00.
Groups: Euro 2.50.
Schools: Euro 2.00.

Tour route
There is an easy route:
30 min, 200 m..


The Surrounding Area

Museo della Cattedrale, cathedral museum, Chiusi; Catacombs of Santa Mustiola and Santa Caterina d’Alessandria, Chiusi; Museo Archeologico Nazionale, national archaeological museum and Etruscan necropolis, Chiusi; Museo Civico Archeologico, archaeological museum, Chianciano Terme (Siena); Museo Civico Archeologico, archaeological museum, Sarteano (Siena).

Info - Ufficio turistico - Piazza Duomo, 1 - Chiusi (SI)
Tel./fax +39 0578 227667

Apt Chianciano Terme - Val di Chiana
Tel +39 0578 67111
Fax +39 0578 64623
aptchiancianoterme@terresiena.it

Chiusi: il labirinto di Porsenna, un tesoro favoloso e una santa che camminò sulle acque

Cosa c’entra con la Toscana il celebre storico romano Plinio il Vecchio? Un personaggio morto durante quell’eruzione del Vesuvio che, nel 79 d.C., distrusse Pompei e altre antiche città? Plinio finì ucciso dalle esalazioni del vulcano verso cui si era spinto troppo vicino per soddisfare la sua curiosità scientifica. Un dramma per la scienza. Ma, per fortuna, aveva già scritto la sua monumentale “Naturalis Historia”.

In quest’opera, fra miriadi di racconti autentici o meravigliosi, egli narra del mitico Porsenna, re di Chiusi, città che sotto il suo regno divenne una dei più importanti centri del mondo etrusco. Il sovrano sarebbe anche sceso con il suo esercito per conquistare l’allora giovane città di Roma, e rimettere sul trono Tarquinio il Superbo, ultimo monarca della città sulle rive del Tevere cacciato dai suoi sudditi. Solo il coraggio dimostrato dai romani (celebre è l’episodio di Muzio Scevola che, davanti a Porsenna, bruciò la sua mano colpevole di non essere riuscito a pugnalarlo), indussero il re di Chiusi a concludere la pace. Molto probabilmente si tratta soltanto di una leggenda creata dai romani per cancellare il ricordo bruciante di una sconfitta e di un periodo di dominio etrusco su Roma che, a detta degli storici, ci dovette sicuramente essere.

Come siano andati effettivamente gli eventi, forse non lo sapremo mai. Certo è che la fama di Porsenna durava ancora molti secoli dopo la sua morte, al tempo di Plinio il Vecchio, in quel tragico 79 d.C. Questi racconta che il monarca etrusco, sentendo vicina la sua fine, meditò su come realizzare un sepolcro degno della sua persona. Una tomba che doveva essere senz’altro degno della sua grandezza. Chiamò allora a sé i più importanti artigiani ed orafi del suo regno e ordinò loro di realizzare un sarcofago in oro massiccio. Non solo. Questo sarcofago doveva essere posto sopra un cocchio, anch’esso d’oro, condotto da una statua raffigurante la sua regale figura in atteggiamento di trionfatore condotta da dodici cavalli. Tutti, ovviamente, forgiati con il nobile metallo.


Ma non doveva sembrargli ancora abbastanza. Tanto che chiese pure la compagnia, nella sua dimora funebre, di una chioccia accompagnata ben cinquemila pulcini, tutti rigorosamente d’oro. Gli artigiani etruschi, abilissimi nell’arte dell’oreficeria, realizzarono quanto loro richiesto, con grande soddisfazione, possiamo immaginare, del loro re. Il quale un giorno, nonostante la sua immensa potenza e la sua gloria, alla fine morì. Il suo corpo mortale venne sepolto di notte assieme a tutto il suo tesoro in un sepolcro, assolutamente impenetrabile, cui si accedeva attraverso un immenso labirinto sotterraneo. Ovviamente, dell’ubicazione della tomba e del suo favoloso tesoro si persero le tracce. Né Plinio, si è curato di darcene l’esatta posizione, limitandosi a vaghissime indicazioni.

Ciò non ha scoraggiato le schiere di cacciatori di tesori che, nel corso dei secoli hanno cercato di ritrovare il luogo dove Porsenna venne sepolto e dove i pulcini e la chioccia, secondo la leggenda, pur essendo completamente d’oro, pigolerebbero e si muoverebbero come fossero vivi.

Bisogna rilevare, in effetti, che Chiusi ed il suo territorio vantano un incredibile quantità di gallerie per buona parte ancora da scoprire ed esplorare. I racconti popolari narrano di cunicoli che collegherebbero l’antichissima città etrusca addirittura con i colli vicini, una via di fuga in caso di assedio. Eppure, non a caso, Chiusi è l’unica città fuori di Roma che ospiti catacombe cristiane: quelle di Santa Caterina e quelle di Santa Mustiola ove la santa subì il martirio nel 274. Senza dimenticare che nei dintorni della città sorgono alcune delle più importanti tombe dell’area etrusca, come quella della Scimmia, del Leone, della Pellegrina, di Poggio Gaiella.



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